Tracce di Cesio 137 sono state riscontrate in cinghiali abbattuti nel comprensorio alpino della Valsesia. Il Ministro della Salute ha immediatamente attivato il Comando dei Carabinieri del Nas e del Noe che insieme alla Direzione Generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione dello stesso Ministero hanno coordinato tutti gli accertamenti.
I campioni, prelevati per essere sottoposti ad una indagine sulla trichinellosi (malattia parassitaria che colpisce prevalentemente suini e cinghiali), sono stati analizzati anche per la ricerca del radionuclide Cesio 137. I risultati hanno evidenziato la presenza di un numero consistente di campioni con livelli superiori alla soglia prevista dal regolamenti.
Il Cesio 137 è un isotopo radioattivo del metallo alcalino cesio che si forma principalmente come un sottoprodotto della fissione nucleare dell’uranio. Questo elemento radioattivo venne rilasciato nel 1986 dalla centrale di Chernobyl ma, come rilevato, risulta essere ancora presente dopo 27 anni nell’ambiente ed all’interno della catena alimentare. Il dramma è che il cesio-137, molto solubile in acqua, risulta chimicamente tossico anche in piccoli quantitativi.