Dopo la scoperta, nei mesi scorsi, della presenza di carne equina non dichiarata in prodotti a base di carne, il Ministero della Salute ha condotto una capillare attività straordinaria di controllo su tutto il territorio nazionale intensificando l’ordinaria attività di vigilanza sulle carni di provenienza nazionale ed estera.
I campioni prelevati sono stati 361 e nel 3,87% dei casi è stata rilevata la presenza di carne equina non dichiarata in etichetta. A seguito di questi risultati sono stati condotti ulteriori accertamenti partendo dalle aziende risultate positive per verificare la rintracciabilità del prodotto e delle relative materie prime. Dei 93 campioni prelevati il 20,43 % sono risultati positivi. Il Ministero della Salute ha messo a disposizione dei consumatori una tabella indicante i nomi delle ditte in cui sono state riscontrate le positività.
La notizia incoraggiante, emersa dallo screening, è che i campioni analizzati non presentavano tracce di fenilbutazone (potente farmaco analgesico e antinfiammatorio usato per curare i cavalli sportivi) scongiurando, a quanto pare, la frode sanitaria.